I tajarin in Piemonte sono un’istituzione della gastronomia regionale: ne esistono in tantissime versioni e si dice che sia Cavour, che Vittorio Emanuele II e la Bella Rosina ne fossero ghiotti.
Si tratta di una pasta all’uovo, una sorta di tagliatelle molto fini, la cui preparazione secondo la tradizione vuole un uso smisurato di tuorli: c’è chi dice 20 tuorli per ogni kg di farina, chi addirittura arriva a 40 tuorli per kg.
Oggi vi daremo una versione più “light” dei tajarin della ricetta, ma non per questo meno buona
Ingredienti:
500 gr. di farina 00 “La Nobile”®
5 tuorli d’uovo
un pizzico di sale
un cucchiaio di olio d’oliva (a scelta)
Preparazione:
Queste dosi servono per preparare dei tajarin per 8-10 persone. Prendete la farina, formate una fontana sulla spianatoia, al cui centro metterete le uova, il sale e il cucchiaio d’olio (serve per rendere l’impasto più elastico). Amalgamate il tutto con una forchetta, dopodiché iniziate a lavorare l’impasto con le mani.
Aiutatevi cospargete la spianatoia di farina e impastate piegando su se stessa la pasta fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Lasciate riposare l’impasto per una decina di minuti dopodiché quali cominciate a stendere la sfoglia con il mattarello o con la macchina sfogliatrice. Se lo fate a mano, e qui si cela la vera maestria, dovete tagliare con il coltello la sfoglia arrotolata ricavando delle striscie molto sottili; se non ve la sentite o avete la macchina della pasta fresca in casa, utilizzate l’apposito acessorio per tagliarla della dimensione idonea. Allargate la pasta su di un vassoio, copritela con un canovaccio pulito e conservatela in un posto fresco ed asciutto fino al momento della cottura.
Per cuocere la pasta basta tuffarla in acqua bollente salata per pochi minuti e poi condirla a piacere.
Il sugo è solo una questione di gusto personale: la tradizione vuole che si preparino con i funghi, al tartufo, semplici al burro e salvia, ma vista la stagione potreste decidere per un buon ragù di verdure fresche dell’orto, saltate in padella croccanti e legate da un filo di burro aromatizzato al timo o alla maggiorana.
Raccontateci quale sugo avete scelto per i vostri tajarin: potrete commentare qui sotto la ricetta, oppure sulla nostra pagina facebook https://www.facebook.com/molinomartinetto/
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Buon appetito!
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